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Incentivi Transizione 5.0: quali sono e come richiederli

Introdotti con il d.l. 19/2024, gli incentivi Transizione 5.0 sono un credito di imposta predisposto con l’obiettivo di sostenere le imprese nel percorso della transizione digitale e energetica.

Il bonus è, come vedremo, riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, destinati a strutture produttive situate in Italia, rientranti in progetti di innovazione da cui derivi una riduzione dei consumi energetici.

Con accesso subordinato a specifici adempimenti, vediamo insieme quali sono i benefici e come richiederli con un’apposita consulenza PMI.

I beneficiari: chi ha diritto al credito di imposta Transizione 5.0

Possono beneficiare del credito di imposta Transizione 5.0 tutte le imprese che risiedono nel territorio italiano, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti.

Non vi sono limiti in termini di forma giuridica, settore economico, dimensioni aziendali, regime contabile.

Sono tuttavia escluse le imprese:

  • in stato di liquidazione volontaria, liquidazione coatta amministrativa, fallimento, concordato preventivo senza continuità aziendale, altre procedure concorsuali;
  • che hanno in corso un procedimento per la dichiarazione di una delle situazioni sopra esposte;
  • destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art.9 co. 2 del d.lgs. 231/2001.

Ricordo inoltre che la spettanza del credito di imposta dipende dal rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ogni settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Quali sono gli investimenti agevolabili con gli incentivi Transizione 5.0

Gli incentivi Transizione 5.0 si applicano agli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali nuovi, funzionali all’esercizio dell’impresa, destinati a strutture produttive ubicate in Italia, effettuati dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, che permettono di conseguire una riduzione dei consumi energetici pari a almeno:

  • 3% a livello di unità produttiva localizzata sul territorio nazionale,
  • 5% a livello di processo produttivo interessato dall’investimento.

La misura del Bonus Transizione 5.0

Le aliquote dei crediti di imposta del Bonus Transizione 5.0 dipendono dalla misura della riduzione dei consumi energetici e dall’entità dell’investimento.

Nel dettaglio:

  • in caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva tra il 3% e il 6% o di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento tra il 5% e il 10%, l’aliquota varia tra il 5% e il 35% a seconda dell’entità dell’impiego;
  • in caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva tra il 6% e il 10% o di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento tra il 10% e il 15%, l’aliquota varia tra il 10% e il 40% a seconda dell’entità dell’impiego;
  • in caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 10% o di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 15%, l’aliquota varia tra il 15% e il 45% in base all’entità dell’impiego.

Il credito di imposta degli incentivi Transizione 5.0 è utilizzabile in compensazione presentando il modello F24 entro il 31 dicembre 2025. L’importo non utilizzato entro tale data può essere riportato in avanti ed è utilizzabile in 5 quote annue di pari importo.

Come accedere e fruire degli incentivi Transizione 5.0

Per ottenere il credito di imposta le imprese interessate devono presentare in via telematica sulla piattaforma del Gestore dei Servizi Energetici (GSE):

  • la comunicazione concernente la descrizione del progetto di investimento e il relativo costo;
  • la certificazione ex ante rilasciata da un valutatore indipendente e riconosciuto, che attesti l’entità della riduzione dei consumi conseguibili mediante gli investimenti.

Dopo le sue verifiche, il GSE trasmetterà al Ministero delle imprese e del Made in Italy l’elenco delle imprese che possono accedere all’agevolazione.

Per fruire del credito di imposta è inoltre previsto che le imprese inviino al GSE:

  • una comunicazione necessaria a dimostrare l’esecuzione degli ordini accettati dal venditore, con pagamento di acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione per gli investimenti agevolabili. La comunicazione deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla prenotazione del credito di imposta;
  • le comunicazioni periodiche sullo stato di avanzamento dell’investimento ammesso ad agevolazione;
  • la comunicazione finale con cui si dichiara il completamento dell’investimento e il conseguimento dell’obiettivo del risparmio energetico, in linea con quanto previsto dalla certificazione ex ante, e corredata da certificazione ex post rilasciata da soggetto abilitato.

Per maggiori informazioni e per ottenere tutto il supporto per la valutazione e la presentazione della domanda di accesso agli incentivi Transizione 5.0, consiglio ai lettori di contattarmi qui.

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